Il principale problema è stato quello di conciliare le esigenze di copione, in cui la scena viene puntigliosamente descritta e la realtà di una compagnia con modeste disponibilità economiche. Il testo prevede infatti un allestimento su due piani ed un ammezzato; aderire a tale programma avrebbe comportato, oltre al consistente onere economico, il limite di rappresentare lo spettacolo solo in teatri con un adeguato palcoscenico.
L’idea di lavorare su una forma spaziale semicircolare ha consentito di raggiungere alcuni obbiettivi progettuali:
- la collocazione sulla superficie concava di una sequenza di elementi, che altrimenti avrebbero occupato uno spazio eccessivo del palcoscenico;
- la sostituzione dei due livelli originari con una serie di dislivelli di quota minima, in grado comunque di gerarchizzare sufficientemente lo spazio;
- la netta distinzione fra il “palcoscenico” e il “dietro le quinte”.