L'autenticità del dato materiale è essenziale garanzia di verità, il rifacimento risulta escluso, l'intervento diviene ulteriore stratificazione; la frattura tra uso e contemplazione non si pone, l'uso consuma.

La cultura moderna ha riconosciuto l'impossibilità di conoscere tutti i fatti, ha ben presente la relatività dell'indagine storiografica al suo stesso soggetto, il carattere inesauribile della ricerca perché ogni fatto è tale in rapporto a miriadi di correlazioni e può appartenere, per così dire, a diversi processi logici di ricognizione, e quindi essere oggetto di molteplici giudizi, il che significa che è affermato il carattere del tutto relativo del giudizio di valore.

Conservare è regolare la trasformazione massimizzando la permanenza.